Chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco

Chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco
Prospiciente via Donati, la Chiesa dei SS. Sebastiano e Rocco si inserì, nel Seicento, nel tessuto urbano in quella maniera così armoniosa e studiata che è propria delle costruzioni religiose sorte a Cento in epoca barocca: all'architetto che l'ha progettata, - non ci è dato conoscerne il nome, ma stilisticamente va sicuramente collocato in ambito bolognese tardo manierista e seicentesco – va riconosciuta la capacità di aver disposto la facciata porticata nella sequenza dei portici che caratterizzano ancora oggi l'impianto viario centese, in una continuità strutturale che ha illustri esempi nella vicina Bologna. La chiesa sorge dove, dal 1552, aveva la propria sede, costituita da chiesa e oratorio, la compagnia dei Santi Sebastiano e Rocco. L'edificio religioso mantenne internamente il suo carattere cinquecentesco fino alla metà del Settecento, quando si decise di ampliarlo e abbellirlo, perché lì papa Benedetto XIV volle trasferire, dalla vicina chiesa di San Pietro, la cura d'anime. All'incarico di ristrutturazione provvide l'architetto centese Pietro Alberto Cavalieri negli anni 1764-1770. La più ampia aula settecentesca si divide tra navate e presbiterio ed era arricchita un tempo da importanti opere d'arte oggi in parte andate perdute. Sull'altare maggiore, all'interno di una cornice in stucco, è oggi collocata una tela raffigurante Cristo in croce e, ai suoi piedi, la Madonna, San Giovanni e i Santi Rocco e Sebastiano, cui la chiesa è intitolata. Sull'attribuzione del dipinto si è molto discusso e si è oggi propensi a ritenere che ne sia autore Orazio Lamberti. L'esecuzione dell'opera sarebbe da collocare negli anni 1578-1580 in base a un contratto datato 26 giugno 1579 stilato tra il suddetto pittore e la confraternita dei Santi Rocco e Sebastiano.

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