Piazza Guercino



Racchiusa tra quattro porte in epoca medievale Cento conserva ancora la caratteristica struttura urbana del tempo articolata su due grandi strade: Borgo di Mezzo, oggi Corso Guercino, e via Grande, oggi scomposta nelle vie Donati – Cremonino- Provenzali – Matteotti; nel punto d'incrocio tra le due strade Borgo di mezzo si allarga a formare la piazza.

Cuore culturale e sociale di Cento colpisce da subito per il suo elegante aspetto completamente circondata com'è dai portici emblema urbano della città.

Sulla piazza si affacciano due importanti edifici di grande valore storico ed artistico; il Palazzo del Governatore e il Palazzo del Municipio che occupano completamente i tre lati, Nord, Est e Sud.

Case private disposte in successione creano il lato occidentale della nostra piazza, degna di nota quella costruita in angolo, in stile liberty, su progetto del prof. Giuseppe Costa

Dei palazzi che delimitano la piazza, è certamente più importante il Palazzo del Governatore così denominato perché in esso hanno soggiornato sempre le autorità civili: Il palazzo fu residenza dei commissari ducali fino al 1598, in seguito divenne dimora dei governatori apostolici, fino al 1796. Col passare del tempo fu dimora della pretura mandamentale, di uffici di pubblica sicurezza, e poi anche del telegrafo e delle regie poste e della biblioteca pubblica.

Fu anche sede delle carceri dette del bargello.

Esso fu costruito nel 1502, nel preciso anno in cui la terra di Cento veniva ceduta, quale dote di Lucrezia Borgia, al duca Alfonso D'Este che ne era divenuto il consorte.

La torre centrale fu eretta dall'architetto centese Francesco Giraldini , detto il Fradello (1520 - 1582) e ricoperta da un monolitico cupolino attorno al 1550 da Bartolomeo De Gigli

Ogni sopra arco del portico è contornato da un giro di terracotta a geroglifici cinquecenteschi

Da notare le lastre in marmo bianco murate in facciata, esse raffigurano l'antico stemma di Cento, lo stemma di Papa Alessandro VII , (237º papa della Chiesa cattolica murato precedentemente su un apposito merlo al centro della parete nord dell'ala sud del palazzo) e il Renometro murato sul cantonale della via Provenzali il 21 giugno 1853 sotto la direzione dell'ingegnere Antonio Giordani completa le lastre murate lo stemma della città di Bologna

Interessanti le lapidi murate in facciata

Nel palazzo ha sede la galleria dedicata da uno dei più massimi artisti italiani del Novecento, Aroldo Bonzagni.

II Palazzo del Municipio occupa il lato nord della piazza e appare nel suo caratteristico aspetto anche in alcuni quadri del Guercino; ai tre grandi archi di portici si sovrappone una lunga balconata che ha le dimensioni della larghezza totale del fabbricato e corrisponde all'ampio salone del Consiglio Comunale che si affaccia sulla piazza. Nella balaustra sono inserite, prospicienti la piazza, due iscrizioni: in quella a sinistra si legge "PAPA CLEMENTE VIII FECE LA ENTRATA IN QUESTA TERRA A DI XXVI DI NOVEMBRE ET IL DI' SEGUENTE PARTI' PER BOLOGNA L'ANNO MDXCVIII"; nella seconda, a destra è scritto "HORATIO SPINOLA VICE LEGATO DI BOLOGNA PIGLIO' IL POSSESSO DI QUESTA TERRA PER LA S. (Santa) R. (Reverenda) CHIESA A DI XXIX DI GENARO MDXCVIII".

Sotto il suo porticato sono murate alcune lapidi che ricordano i centesi illustri.

Quasi al centro della piazza si erge una statua in marmo bianco, è il monumento dedicato al Guercino. Commissionato dal Comune di Cento nel 1857 al non ancora trentenne scultore Stefano Galletti che per la sua realizzazione non richiese compenso mettendo a disposizione la propria arte come segno di riconoscenza alla città per gli aiuti economici e gli incoraggiamenti ricevuti negli anni di studio. È con pubblica sottoscrizione che venne acquistato il marmo da cui lo scultore ricavò l'opera che venne inaugurata con solennità il 29 maggio del 1862.

Durante il periodo fascista, al fine di poter utilizzare la piazza cittadina in occasione delle adunate, la presenza di tale elemento venne considerato un impedimento fisico e visivo e pertanto, il 16 ottobre del 1934, la statua fu spostata nel piazzale antistante la Rocca dove è rimasta per pocomeno di 72 anni, finalmente il 3 settembre 2005 la statua del nostro più illustre concittadino è tornata in piazza anche se non esattamente nel luogo al quale era stata destinata nel 1862. La statua, insieme al piedistallo ed al basamento, pesa circa 80 quintali. Il responsabile dei lavori dello spostamento è stato Francesco Sarno, mentre il restauratore Gian Olberto Gallieri ha curato la pulizia della scultura.

La statua in Piazza Guercino è stata abbassata di circa 70-80 cm rispetto alla precedente altezza davanti al Castello della Rocca.

Completano la descrizione della Piazza il selciato in bolognino di porfido e i fittoni in marmo bianco che segnano il confine della piazza con la via Marcello Provenzali; dalla "selva enciclopedica centese" si impara che questi fittoni sono stati collocati sul confine della piazza nel 1812

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